Per chi cerca un’alternativa più etica ai detersivi commerciali per lavastoviglie, proponiamo una formula che combina carbonato di sodio e bicarbonato al sapone naturale. Va detto fin da subito che l’uso di detergenti naturali può dare risultati estetici diversi da quelli che siamo abituati ad aspettarci dai prodotti commerciali. Una leggera patina sulle pentole e sulle posate dopo un giro di lavastoviglie al “naturale”, per esempio, è del tutto normale e innocua; basterà una passata più energica di strofinaccio prima di riporre le stoviglie e tutto andrà a posto.
Le formule dei detergenti casalinghi sono inoltre più sensibili alla durezza dell’acqua e possono avere prestazioni diverse da zona a zona. In questi anni abbiamo sperimentato parecchie formule ecologiche per lavastoviglie e abbiamo commesso l’errore di pretendere che lavassero “proprio come i detersivi comprati…” Poi ci siamo accorte che un risultato così perfetto lo avremmo ottenuto solo a patto di aggiungere ingredienti o troppo difficili (se non impossibili) da reperire al dettaglio, o troppo vicini alla “chimica” che non ci piace. Il nuovo modo di guardare alle pulizie di casa che vorremmo insegnanti passa anche da qui: naturale vero vuol dire magari meno brillante, meno bello, meno perfetto.
Ingredienti
Bicarbonato di sodio – 1 cucchiaio (20 g circa)
Soda da bucato – 1 cucchiaio (30 g circa)
Sapone fatto a mano, liquido o in gel – 1 cucchiaio
Oli essenziali di menta, rosmarino o limone (facoltativi) – 1 o 2 gocce
Per carichi particolarmente unti: ammoniaca – 1 cucchiaino
Istruzioni e Note sull’Utilizzo
Prima di metterli in lavastoviglie, preparate sempre piatti e pentole come illustrato nei punti 1, 2, 6 e 7 delle istruzioni per il lavaggio a mano, sprecando meno acqua possibile.
Le dosi sono calcolate per lavastoviglie di dimensioni normali (da 8 a 12 coperti) in zone dove l’acqua non è fortemente calcarea, e possono essere aumentate o diminuite a seconda delle circostanze. Per esempio, se usate lavastoviglie di dimensioni ridotte, come una lavastoviglie 4 coperti, userete meno di tutto, mentre aumenterete la dose della soda da bucato se la durezza dell’acqua nella vostra zona è particolarmente alta. Soda da bucato e sapone liquido vanno messi nella vaschetta del detersivo, eventualmente insieme a una goccia o due di olio essenziale.
Se non avete del sapone fatto in casa, sostituitelo con un terzo di dose di detersivo per i piatti a mano, oppure aumentate di circa il 50% la quantità di soda da bucato.
Il bicarbonato va aggiunto direttamente in vasca, in modo da essere usato insieme al primo carico di acqua.
Nelle zone con acqua particolarmente dura, è possibile evitare striature e residui calcarei aggiungendo un paio di cucchiai di aceto all’acqua dell’ultimo risciacquo, oppure sostituendo all’aceto nella vaschetta del brillantante una soluzione di acido citrico (2 parti volume) in acqua (8 parti volume).
I risultati del lavaggio sono da buoni a ottimi anche alle basse temperature (per esempio, coi cicli cosiddetti bio a 50°C).
Poiché soda, bicarbonato e sapone fatto a mano non contengono alcuno dei candeggianti e dei solventi che “fanno la forza” dei detersivi commerciali (e nello stesso tempo danneggiano permanentemente le stoviglie più delicate), potrete mettere in lavastoviglie anche cucchiai di legno, posate col manico d’osso o di corno e — a condizione di non superare i 50° nella scelta delle temperature di lavaggio — oggetti di plastica.
Poiché in genere le temperature della fase di asciugatura sono indipendenti da quelle del ciclo di lavaggio, evitate di lasciare nella lavastoviglie in questa fase oggetti fatti di materie plastiche più sottili, che potrebbero deformarsi col calore.
In generale, è sempre preferibile evitare la fase di asciugatura. Organizzatevi in modo da far andare la lavastoviglie la sera dopo cena o al mattino prima di uscire, e lasciatela aperta per consentire alle stoviglie di asciugarsi semplicemente all’aria.
Evitate sempre di lavare in lavastoviglie oggetti di rame e alluminio, che non tollerano il contatto prolungato coi sali di sodio. Pentole e stoviglie di questi due metalli vanno sempre lavate a mano.
Per tazzine, piattini e bicchieri decorati utilizzate sempre i cicli brevi e a bassa temperatura, con dosaggi inferiori di detersivo.
Pulite periodicamente i filtri della lavastoviglie e rimuovete lo sporco che ostruisce i getti dei bracci lavanti.