In questa guida vediamo come fare il cambio di stagione nell’armadio.
Quando è il momento di riporre gli indumenti negli armadi per il cambio di stagione, controllate che siano puliti e in perfette condizioni, vale a dire che tutti i bottoni siano attaccati, gli orli a posto, le cerniere lampo funzionanti, altrimenti riparateli: eviterete di doverlo fare quando li tirerete fuori, magari in fretta, la stagione successiva.
Non riponete mai nulla di sporco o macchiato: oltre a essere facile preda delle tarme, lascerà cattivo odore e sarà più difficile da pulire la stagione successiva.
Approfittatene anche per scartare gli indumenti logori o che non usate più, eviterete di avere gli armadi inutilmente stipati.
Indice
Riporre i capi di cuoio, pelle e pellicce
È meglio se, per la loro pulizia a fondo, vi affidate al pellicciaio o ai centri specializzati.
Per una pulizia meno radicale, seguite le istruzioni che vi indichiamo per i vari tipi di pelo o di pelle.
In ogni caso, pulite le fodere interne con trielina, facendo attenzione a non toccare il pelo, e non stiratele, per non rovinare il cuoio della pelliccia.
Per riporli inseriteli in sacchi di tela abbastanza ampi che non schiaccino il pelo e lo lascino respirare, dovranno inoltre essere di tessuto scuro, in modo da riparare il pelo dalla luce (che lo fa ingiallire).
Per fare durare a lungo una pel liccia, in estate sarebbe opportuno conservarla al freddo, nelle apposite celle frigorifere, ma se ciò non fosse possibile cercate almeno di riporla nella stanza più fresca della casa.
CAMOSCIO E RENNA
Spazzolateli con l’apposito spazzolino rigido. Strofinate collo e polsi con un pezzo di para o con la gomma apposita e, se sono particolarmente sporchi, strofinateli molto delicatamente con una limetta di cartone per unghie.
La pelle di camoscio può anche essere lavata con acqua tiepida e sapone neutro cui avrete aggiunto un cucchiaino di bicarbonato.
Lasciate a bagno per circa un’ora, poi sciacquate abbondantemente aggiungendo un poco di sapone nell’ultimo risciacquo per evitare che, asciugando, la pelle si indurisca.
MONTONE
Passate delicatamente sul pelo un panno inumidito con acqua e qualche goccia di ammoniaca, pettinatelo e lasciatelo a
sciugare bene lontano da fonti di calore.
Cuoio
Quello naturale può essere lavato in acqua tiepida con l’apposito detersivo che trovate presso i negozi per calzolai.
Se non è lavabile ungetelo uniformemente con olio di oliva, per mantenerlo morbido, e passatelo con il cosiddetto grasso di foca, o con grasso per sellami, per impermeabilizzarlo.
DAINO
Strofinatelo con gomma pane morbida, poi spazzolatelo con una spazzola morbida per eliminarne i residui.
PELLE
Se è lavabile passatela rapidamente con una spugna inumidita, quindi asciugatela e lucidatela con lucido da scarpe incolore. Se non è lavabile pulitela con un panno imbevuto di acquaragia o benzina e, se fosse screpolata, con glicerina.
Se è verniciata pulitela con un batuffolo di cotone imbevuto di latte o olio di oliva, poi ripassatela con un panno morbido per lucidarla e togliere l’unto in eccesso.
Se rimane in un luogo umido, un indumento in pelle può mostrare macchie di muffa. In questo caso pulite immediatamente la macchia con un panno morbido imbevuto di essenza di trementina, poi nutrite la pelle con un velo di lucido per scarpe incolore.
PELLICCIA A PELO CORTO
Strofinate il pelo con delicatezza, seguendone il verso, con un foglio di giornale appallottolato.
PELLICCIA A PELO LUNGO
Cospargete il pelo con crusca asciutta scaldata in forno, spazzolandola seguendo il verso del pelo con una spazzola morbida, poi scuotetela bene e pettinatela con l’apposito pettine metallico o con un normale pettine a denti larghi.
PELLICCIA A PELO MEDIO
Senza premere passatela seguendo il senso del pelo con un panno inumidito con alcol, dopo aver però controllato, in un punto nascosto, che non si rovini.
Riporre gli accessori
BORSE, BORSETTE E CINTURE
Pulite la fodera con trielina poi lasciate asciugare tenendo la borsa aperta.
Se sono in pelle, pulitele con l’apposita crema che le rende anche impermeabili o con lucido da scarpe incolore, poi lucidatele con un panno morbido. Se sono in tessuto, passatele con un panno imbevuto di acqua e ammoniaca o, se possibile, lavatele con acqua e detersivo delicato, poi sciacquatele e fatele asciugare bene, facendo attenzione a mantenere la forma.
Spazzolate le borse in paglia con acqua e ammoniaca o con alcol.
Per pulire la pelle di cinghiale strofinatela con mollica di pane, spazzolatela per togliere i residui e ripassatela con un panno morbido.
Gli accessori in pelle di rettile devono essere passati con olio di mandorle o di ricino poi ripassati con un panno morbido, per togliere l’eccesso di unto e lucidarli.
Per riporre le borse, riempitele con carta velina o carta da giornale appallottolati, in modo che non si sformino, poi infilatele in sacchetti di tela.
Appendete le cinture agli appositi appendiabiti.
CAPPELLI
Spazzolate i cappelli in feltro o in panno, seguendo il senso del pelo, per togliere la polvere e rimetterli a nuovo.
Per pulirli, spazzolateli con la spazzola inumidita con una soluzione costituita da 1/3 di acqua, 1/3 di benzina e 1/3 di ammoniaca, poi lasciateli asciugare bene all’aria.
Per pulire i cappelli in paglia scura spazzolateli, poi tamponateli con un panno imbevuto di olio di oliva e ripassateli con un panno asciutto.
Per i cappelli in paglia chiara o bianca, invece, meglio affidarsi a una tintoria.
Per riporli, riempiteli con carta velina appallottolata e chiudeteli in scatole o sacchetti di plastica.
Se i cappelli sono di pelo, racchiudeteli in sacchetti di tela appoggiandoli sulle apposite teste in polistirolo, in modo che il pelo non si rovini.
CRAVATTE
Prima di pulirle inserite le cravatte sull’apposito tendicravatte o su un cartone rigido, per tenerle in forma.
Spazzolate le cravatte in lana con saponaria e benzina in parti uguali, quelle di altro tessuto con trielina o una spugnetta inumidita con acqua e crusca, poi cospargetele con talco e, quando sono perfettamente asciutte, spazzolatele bene.
Per stirarle esponetele al vapore, anche quello di una pentola in ebollizione, controllando però prima che resistano all’umidità.
Per riporle, appendetele sugli appositi portacravatte.
FOULARD E SCIARPE
Leggete l’etichetta della composizione e, a seconda del tipo di tessuto, lavateli a mano con acqua e detersivo delicato o mandateli in tintoria per il lavaggio a secco.
Stirateli stesi e piegateli senza passare il ferro sulle linee di piegatura.
Per riporli, inseriteli in singoli sacchetti di plastica.
GUANTI
Per lavare i guanti in pelle, indossateli e quindi lavateli in acqua tiepida con l’apposito prodotto, strofinandoli delicatamente come se steste lavandovi le mani, utilizzando uno spazzolino morbido nei punti più sporchi.
Sciacquateli, sempre indossandoli, con acqua tiepida poi eseguite un ultimo risciacquo aggiungendo all’acqua qualche goccia di glicerina, per mantenere morbida la pelle.
Stendete quindi i guanti su un asciugamano di spugna, arrotolatelo per togliere l’eccesso di acqua e fateli asciugare distesi, lontano da fonti di calore. Quando sono ancora leggermente umidi indossateli nuovamente, per ridare loro la forma.
Lavate e asciugate i guanti in lana o tessuto allo stesso modo, usando acqua tiepida e detersivo delicato aggiungendo però, nell’ultimo risciacquo, qualche goccia di ammorbidente anziché di glicerina.
Pulite i guanti in pelle non lavabile e quelli in raso strofinandoli con un panno imbevuto di trielina, poi cospargeteli di talco. Lasciateli asciugare bene, quindi spazzolateli.
Per pulire i guanti in pelle chiara o colorata, indossateli; poi strofinateli con crusca asciutta riscaldata in forno o con saponaria e spazzolateli delicatamente per rimuovere i residui. Se non sono molto sporchi, potete passarli con mollica di pane o gomma pane.
Se i guanti stingono, macchiando le mani, rivoltateli e sfregateli con alcol, poi lasciateli asciugare e, se necessario, ripetete l’operazione.
Per riporli avvolgeteli in carta velina. Se sono chiari, usate carta velina scura, che li protegga dalla luce, e cospargeteli leggermente di talco.
VALIGIE
Pulitele come indicato per le borse.
Per riporle mettetele una dentro l’altra, riempiendo la più interna (se non sono rigide) con carta da giornale appallottolata, poi infilatele in un sacco di plastica.
Riporre indumenti e biancheria
ABITI, GIACCHE, CAPPOTTI E SOPRABITI
Inserite giacche, soprabiti e cappotti nei sacchi in plastica a chiusura ermetica e appendeteli, senza sovrapporli, su ometti che li sostengano bene. Se necessario, cucite le tasche con punti lunghi, per evitare che si sformino.
Se i capi sono pesanti, non allacciateli ma sovrapponete semplicemente i due davanti, per evitare che si formino false pieghe.
CAMICIE, CAMICETTE E GOLF
Piegateli bene. Se sono molto leggeri e volete evitare che si stropiccino troppo, inserite nelle pieghe qualche foglio di carta velina, in modo che faccia spessore. Inserite quindi le camicette nei sacchetti di plastica e avvolgete i golf nella carta velina o infilateli negli appositi sacchetti antitarme.
Riponete le camicie impilate a croce, in modo che una sia perpendicolare all’altra. Eviterete che i colletti si schiaccino.
COPERTE E PIUMONI
Ripiegateli con cura, inserendo tra le pieghe gli antitarme racchiusi nella garza o nella carta poi riponeteli in sacchi di plastica, cercando di far uscire tutta l’aria per occupare meno spazio.
COPERTA ELETTRICA E TERMOFORO
Spazzolateli e ripiegateli a fine stagione facendo attenzione a non danneggiare o spezzare i sottili filamenti interni, rendendoli inservibili se non addirittura pericolosi.
Per smacchiarli spazzolateli con acqua e ammoniaca aspettando che siano perfettamente asciutti prima di inserire nuovamente la spina nella presa di corrente.
COPERTE E COPRILETTO
Se sono in tessuto lavabile e il peso lo consente metteteli in lavatrice, piegandoli in modo che non si stropiccino troppo ed entrino più facilmente nel cestello.
Se non sono lavabili o sono in lana, passateli ogni tanto con l’aspirapolvere e, almeno a fine stagione, portateli in tintoria.
Usate sempre il copripiumino per il piumone, in modo da lavarlo spesso e senza problemi.
Per pulire a fondo il piumone seguite invece le istruzioni riportate sull’etichetta, portandolo se necessario in tintoria. Solitamente i piumoni in piuma d’oca o piumino possono essere lavati a secco, non così quelli in fibra sintetica.
GONNE
Appendetele con gli appositi appendiabiti con le molle laterali, che tengono ben tesa la vita. Se sono a pieghe, cucitele lungo l’orlo con punti lenti, in modo da tenere le pieghe ben piatte.
IMPERMEABILI
Dopo averli fatti pulire, o passati con una spugnetta umida di acqua e detersivo delicato all’interno di collo e polsi, fateli asciugare bene poi inseriteli nei sacchi in plastica.
Se hanno perso l’impermeabilizzazione, è opportuno portarli in tintoria per farli trattare: in questo modo potrete averli già pronti per l’uso all’inizio della nuova stagione.
PANTALONI
Se possibile, appendeteli appesi per l’orlo inferiore, con gli appositi appendiabiti a pinze. Se non avete sufficiente spazio in altezza, metteteli a cavallo della barra inferiore di un ometto, dopo averla ricoperta con carta velina o spugna per evitare che si formi una piega a metà gamba.