Quando stirate, cercate di tenere una posizione eretta con le braccia non troppo piegate, per non stancarvi eccessivamente. Non trascurate nemmeno le più elementari norme di sicurezza: quindi, non stirate mai a piedi scalzi, con le mani umide o su un pavimento che non sia perfettamente asciutto. Controllate spesso che il cordone del ferro da stiro sia in perfette condizioni e, se necessario, fatelo sostituire.
Staccate sempre la spina prima di riempire il serbatoio dell’acqua, evitando di tirarla per il cordone.
Non lasciate mai incustodito il ferro da stiro acceso, neppure per pochi attimi, soprattutto se ci sono bambini o persone anziane intorno.
Indice
FERRO DA STIRO
Un buon ferro da stiro non deve essere troppo pesante, per non stancare il braccio, ma neppure troppo leggero, per rendere più facile la stiratura.
Scegliete un ferro da stiro che possa funzionare sia a secco sia a vapore, che vi permetterà di stirare anche senza inumidire la biancheria, con la cartuccia anticalcare o un sistema di autopulizia, in modo da eliminare il calcare che si forma come deposito dell’acqua durante la stiratura. Un buon ferro deve avere un’ampia gamma di temperature, in modo da adattarsi a ogni tipo di tessuto.
Non usate mai il ferro a secco su un tessuto asciutto: l’umidità protegge dalle bruciature, impedisce la formazione di aloni lucidi e lo scioglimento delle fibre sintetiche.
Controllate che la superficie della piastra sia perfettamente liscia e lucida e quindi scorrevole in modo da non danneggiare gli indumenti, soprattutto se sono di tessuto molto leggero. Inoltre controllate che abbia parecchi fori in modo che il getto di vapore sia abbondante e uniforme.
Se stirate molto può essere utile un ferro da stiro con caldaia separata, che contiene molta più acqua e ha una autonomia superiore.
Per pulire la piastra in acciaio, che è più delicata, dopo aver tolto la spina, lasciate intiepidire il ferro poi passatela con una spugnetta morbida (per non rischiare di rigarla) imbevuta con acqua e detersivo li guido, quindi ripassate con un panno morbido e asciutto finché non sarà ben pulita.
Per pulire la piastra in alluminio, sfregatela con sale grosso e lucidatela leggermente con olio di lino, oppure strofinate la piastra fredda con una spugna morbida, che non graffi, limone e bicarbonato.
Per eliminare le incrostazioni di amido o di appretto, mettete due cucchiai di sale fino su un pezzo di carta e passatevi sopra più volte il ferro tiepido. Se il serbatoio del ferro da stiro è fisso, o se utilizzate un ferro con caldaia, pulitelo di quando in quando riempiendolo con gli appositi prodotti o con acqua e aceto bianco, portatelo ad alta temperatura per qualche minuto, poi fate uscire tutto il liquido. Nel caso della caldaia riempitela un paio di volte con acqua pulita. Nel caso del ferro con serbatoio riempitelo con acqua pulita e fatela uscire attraverso i fori del vapore, scaldando il ferro, in modo da pulirlo bene.
Prima di stirare nuovamente provate il ferro su un panno, per controllare che non escano tracce di calcare.
Quando avete terminato di stirare, togliete la spina dalla presa e lasciate raffreddare il ferro, quindi avvolgetene il cordone e riponetelo.
Esistono in commercio numerosi accessori, per esempio le sagome in legno per le cravatte o il piega camicie ma ricordate che per stirare bene l’importante è avere un buon ferro da stiro e molta pazienza.
In alternativa, è possibile sostituire il ferro da stiro con la pressa da stiro, uno strumento analogo al ferro da stiro, con la significativa differenza che offre una superficie stirante, l’area di pressione, ben più grande rispetto alla piastra del ferro.
ACCESSORI PER LA STIRATURA
Asse da stiro
L’asse da stiro molto utile per stirare rapidamente i capi particolarmente difficili e quelli doppi, per esempio le gonne e gli abiti.
Sceglietela regolabile in altezza, per poter stirare in posizione eretta senza piegare troppo le braccia, richiudibile, per non avere problemi di spazio, e munita di poggiaferro.
Coperta da stiro
Se stirate in piano o sul tavolo, utilizzate una coperta da stiro o, in sostituzione, una vecchia coperta di lana o di cotone, spessa e morbida. Copritela con un panno bianco, a trama sottile, o con un apposito telo da stiro, possibilmente in tessuto metallizzato che riflette il calore del ferro rendendo più rapida la stiratura.
Spruzzatore
È molto utile per inumidire le false pieghe o i tessuti particolarmente asciutti e resistenti. E ideale un vaporizzatore, del tipo che si usa per le piante, che nebulizza uniformemente l’acqua sugli indumenti.
Teli
Per proteggere i capi dal contatto diretto del ferro, utilizzate teli di tessuto sottile non inamidato né apprettato e senza cuciture, che non lascino peli e non scoloriscano: ne occorreranno di bianchi, ma anche di scuri per stirare gli indumenti scuri.
Stiramaniche
È normalmente fornito insieme con l’asse da stiro, ed è molto utile per stirare le maniche senza fare pieghe. Se non lo avete potete sostituirlo con un panno o un asciugamano arrotolati.
Organizzazione ed esecuzione del lavoro
Prima di iniziare a stirare suddividete i vari capi mettendo da parte quelli che richiedono riparazioni.
Controllate inoltre che i vari indumenti siano perfettamente puliti e senza macchie, che con la stiratura si fisserebbero spesso indelebilmente.
Basandovi sulle etichette, dividete quindi i capi a seconda della temperatura richiesta, poi stirateli iniziando da quelli che richiedono una temperatura più bassa e a mano a mano passando a quelli con una temperatura più alta.
Vediamo il significato in ordine, dall’alto verso il basso.
Stirate con il ferro alla temperatura massima, 200°C, umidificando il tessuto prima della stiratura o con il vapore del ferro stesso.
Stirate con una temperatura massima del ferro di 150 °C, interponendo un panno umido tra il tessuto e il ferro.
Stirate con una temperatura massima del ferro di 100 °C, interponendo un panno tra il tessuto e il ferro stesso.
Il tessuto o il capo non sopportano la stiratura, limitatevi a piegarli accuratamente.
PRIMA DELLA STIRATURA – INAMIDARE E APPRETTARE
Per rendere più consistenti i tessuti leggeri, potete inamidarli aggiungendo in lavatrice, all’acqua dell’ultimo risciacquo, amido liquido nelle quantità indicate sulla confezione. In questo caso, dopo il lavaggio, fate fare alla macchina un ultimo risciacquo a vuoto per eliminare ogni residuo di amido. Se volete dare ai tessuti una maggiore consistenza, inamidateli a mano immergendo per qualche minuto i capi lavati e ancora bagnati (se fossero già asciutti, bagnateli e strizzateli) in una soluzione di acqua e amido.
In ogni caso, stirate gli indumenti inamidati quando sono ancora umidi. Per rendere un poco più sostenuti i tessuti leggeri o eliminare false pieghe, potete spruzzarli con l’appretto spray, tenendo il flacone a circa 20-30 cm di distanza dalla zona da inamidare, in modo da ottenere un getto uniforme. Stirate subito dopo avere spruzzato, senza lasciare asciugare l’appretto. Per non sporcare la piastra del ferro, potete apprettare il rovescio del tessuto e stirarlo a diritto, o viceversa.
COME STIRARE I TESSUTI DELICATI
Ogni tipo di tessuto deve essere trattato durante la stiratura in modo diverso per evitare di rovinarlo.
Lana
Gli indumenti in lana devono sempre essere stirati asciutti, prima sul rovescio e poi a diritto, sempre ponendo un panno umido tra il capo e il ferro.
Tenete il vapore al minimo o, meglio ancora, non utilizzatelo, per evitare di infeltrire la lana. Mentre stirare fate attenzione a non tirare mai la maglia e non stirate mai i bordi a coste.
Fibre sintetiche
Stirate con il ferro a vapore, interponendo un panno umido tra il tessuto e il ferro.
Seta
Stiratela da diritto, mettendo un foglio di carta velina bianca tra il tessuto e il ferro.
Se la seta è naturale stiratela con ferro caldo senza ripassarlo troppe volte.
Se è seta fine, stiratela da diritto mettendola su un panno di lana.
Se è seta pesante, invece, stiratela sul rovescio.
Panno scuro
Inumiditelo con acqua e aceto per evitare che diventi lucido e stiratelo, frapponendo un panno scuro tra il tessuto e il ferro.
Velluto
Stiratelo delicatamente sempre da rovescio con il ferro da stiro tiepido. Durante la stiratura, per non appiattire il pelo, appoggiate il capo su un mollettone o un asciugamano coperti con un panno pulito. Per risollevare parti ammaccate, passate sul diritto la piastra del ferro a vapore, senza premere direttamente sul tessuto.
Se, invece, stirate con ferro a secco e il velluto si bagna, asciugatelo subito con l’asciugacapelli per evitare che resti macchiato.
COME STIRARE I VARI CAPI
Stirate sempre prima le cuciture e le pinces, in modo da conferire al capo la sua forma di base. Procederete in seguito con tutti gli altri particolari.
Stirate sempre seguendo la direzione del tessuto e non stirate mai zone che abbiano ancora tracce di sudore o di altre macchie. Evitate di tendere il tessuto o le cuciture, per non formare pieghe. Non passate mai il ferro da stiro sopra a oggetti in rilievo come, per esempio, i bottoni.
Biancheria intima
Non stirate mai le parti elasticizzate e gli elastici.
Camicie
Cominciate dal collo, stirandolo prima a rovescio poi a diritto, tenendolo ben teso in modo da evitare che si formino grinze lungo le cuciture. Stirate poi i polsi, sempre prima a rovescio e poi a diritto, le maniche, lo sprone partendo dal lato dell’abbottonatura per arrivare al lato opposto, quindi il retro e infine i due davanti.
Abbottonate la camicia, ripassate delicatamente il ferro sui due davanti, sollevatela prendendola a metà di ogni spalla e appoggiatela sul tavolo, o sull’asse da stiro, con i bottoni rivolti verso il basso. Ripiegate verso l’interno la prima metà della camicia, partendo da metà spalla, poi allineate la manica lungo la piega laterale. Procedete allo stesso modo con l’altra metà della camicia. Piegate il bordo sopra i polsi, poi piegate a metà la camicia. Infine, prendendo contemporaneamente il bordo e le spalle della camicia, voltatela.
Capi sportivi
Stirate a rovescio le felpe e le magliette con scritte o disegni che potrebbero attaccarsi alla piastra del ferro. Se queste scritte o disegni fossero in rilievo, interponete un panno tra i due
strati, in modo che non vadano a imprimersi sul retro dell’indumento. Stirate i jeans come indicato per i pantaloni, senza la piega, tenendo il ferro a temperatura media, poiché quella elevata rende il tessuto floscio.
Cravatte
Inserite una sagoma di cartoncino all’interno, poi procedete nella stiratura a vapore: in questo modo non si vedrà il segno della cucitura.
Fazzoletti
Stirate prima di tutto il bordo esterno, poi la parte centrale.
Gonne
Stirate prima la fodera, poi la vita e infine il resto della gonna. Se è pieghettata, stirate l’orlo, imbastite bene le pieghe e stirate sul rovescio, evitando di passare il ferro da stiro sul filo per non lasciare segni sul tessuto.
Lenzuola
Se ci fosse un bordo ricamato, stiratelo a rovescio, prima di proseguire. Piegate il lenzuolo a metà, facendo combaciare il bordo e l’orlo inferiore, poi piegatelo nuovamente a metà in modo che la prima piegatura combaci con l’orlo. Stendete il lenzuolo sul tavolo e stirate il lato opposto a quello del bordo, appoggiando il lenzuolo stirato su una sedia e allontanandola a mano a mano che procedete. Se il bordo non è ricamato, voltate il lenzuolo e stirate il lato del bordo. Piegate il lenzuolo a metà, facendo combaciare i due lati, poi ancora a metà.
Se il lenzuolo ha gli angoli, voltate verso l’interno la parte con l’elastico e stirate tutta la cornice formata dal bordo ripiegato. Piegate quindi il lenzuolo a metà facendo combaciare i bordi laterali, poi nuovamente a metà e stirate prima un lato poi l’altro.
Maniche
Stirate prima le fodere, poi l’esterno. Se necessario, infilate nelle maniche un asciugamano arrotolato o utilizzate l’apposito stiramaniche.
Orli
Premete il ferro sulla parte in terna, poi, delicatamente, sulla parte esterna.
Pantaloni
Stirate a rovescio le tasche, poi la vita e infine le gambe. Voltate i pantaloni a diritto, fate combaciare le cuciture delle gambe al centro e appaiatele, tenendole per l’orlo.
Stendete i pantaloni orizzontalmente, piegate verso la vita la gamba superiore e stirate l’interno di quella inferiore. Fate combaciare nuovamente le gambe poi girate i pantaloni in modo che la gamba che era sotto ora sia sopra. Piegate la gamba verso la vita e stirate l’interno dell’altra gamba. Appaiate nuovamente le gambe e stirate l’esterno, passando bene sulle linee di piegatura.
Pizzi
Dopo averli inamidati o apprettati, tirandoli leggermente ridate loro forma e fissateli su un piano con spilli in acciaio inossidabile puntati lungo i lati. Lasciateli asciugare. Nel caso di intarsi stirateli per primi, da rovescio, poi procedete con la normale stiratura del capo.
Ricami
Stirate sempre i ricami a rovescio, mettendo un mollettone, un asciugamano o una coperta morbida sotto la parte ricamata (in questo modo eviterete di appiattirla). E sempre necessario frapporre un panno umido tra il ricamo e il ferro e poi stirare rapidamente con il ferro caldo.
Tende
Stirate prima la parte superiore, poi man mano scendete verso l’orlo, appoggiando la parte stirata alla spalliera di una o più sedie e allontanando queste ultime a poco a poco, procedendo nel lavoro.
Appendete subito le tende appena stirate per evitare che formino pieghe.
Tovaglie e tovaglioli
Stirate a rovescio gli orli e i ricami, poi stirate il centro della tovaglia. Piegatela a metà e stirate prima una faccia poi l’altra, senza passare il ferro sulle linee di piegatura.
Per i tovaglioli, dopo aver stirato a rovescio orli e ricami, voltateli e stirateli a diritto
quindi piegateli, passando il ferro sulle linee di piegatura.
Se le tovaglie sono rotonde, stirate prima il bordo esterno poi procedete verso il centro.
Rimediare agli errori
Se avete usato il ferro da stiro troppo caldo e vi sono rimaste delle strinature leggere, strofinatele con una zolletta di zucchero oppure tamponatele con abbondante aceto bianco o acqua ossigenata a 12 volumi. In alternativa preparate una soluzione con mezzo decilitro di acqua e due pizzichi di borace e immergetevi interamente il capo, poi lavatelo in acqua.
Potete provare anche a montare a neve l’albume di un uovo con un poco di sale fino, spalmarlo sul tessuto e lasciarlo agire per mezz’ora, poi sciacquate e lasciate asciugare.
Per togliere il lucido dai tessuti scuri, strofinateli delicatamente con un panno imbevuto di acqua e aceto, seguendo la direzione del pelo.
Per toglierlo dai tessuti chiari, spazzolateli contro pelo con uno spazzolino morbido.
Per togliere dai tessuti di lino gli aloni chiari e lucidi, bagnate un panno pulito con acqua e pochissimo aceto bianco, appoggiatelo sul tessuto per qualche minuto poi passate leggermente il ferro da stiro.
Se una stiratura scorretta ha fatto comparire segni lucidi sui pantaloni di lana, per eliminarli passate una fetta di patata cruda sulla riga lucida, poi spazzolate bene.