I tipi di gas normalmente utilizzati per uso domestico sono il metano e il gas di città, che vengono erogati tramite tubature da apposite società distributrici, e il GPL, contenuto in bombole.
Quando acquistate la cucina a gas, controllate che gli ugelli dei bruciatori siano adatti al tipo di gas di cui disponete: nel caso in cui ciò non fosse, sostituiteli o fateveli sostituire dal negoziante.
Se possibile, scegliete sempre apparecchi a gas che abbiano le apposite valvole di sicurezza, o termocoppie, che interrompono il flusso del gas nel momento in cui, per qualsiasi motivo, si dovesse spegnere la fiamma.
Per lo stesso motivo, è opportuno che i rubinetti richiedano un leggero sforzo per girare nella posizione di aperto.
Sarebbe buona norma di sicurezza anche far installare un rilevatore di fughe di gas.
Se sentite odore di gas, non accendete fiamme libere né interruttori elettrici, non suonate al campanello di casa e non telefonate né con il telefono fisso né con i cellulari: tenete presente che per provocare un’esplosione basta una piccola scintilla originata da dispositivi elettrici a funzionamento automatico, quali il motorino del frigorifero, il motore della lavastoviglie o la resistenza dello scaldabagno.
Spalancate porte e finestre e cercate di creare corrente d’aria, quindi controllate che non vi siano rubinetti aperti che andranno, nel caso, ovviamente chiusi subito. Solo a questo punto potete, se lo ritenete necessario, telefonare per chiedere soccorsi.
Indice
Sostituire il tubo del gas
Il tubo di gomma deve essere sostituito, per legge, ogni quattro anni. Sostituitelo anche prima se lo vedete indurito o se presenta screpolature.
Scegliete solo i tubi con il marchio IMQ-UNI CIG, su cui do vrà essere riportato l’anno limite di impiego con la formula “da sostituire entro il…”.
Per controllare se ci sono perdite di gas attraverso il tubo di gomma, pennellatelo con acqua saponata, aprite per qualche istante un rubinetto del gas e verificate se si formano bollicine in qualche parte del tubo. Se doveste notarle, significa che vi sono perdite e quindi il tubo deve essere immediatamente sostituito.
Esistono tubi di diverse lunghezze e diametri: quando lo acquistate controllate che vada bene per il vostro impianto, che non sia troppo corto e quindi rimanga teso né troppo lungo, per cui potrebbe fare pericolose curve.
Per verificare eventuali perdite di gas, cospargete il tubo di gomma con acqua saponata e controllate se si formano delle bollicine
Per sostituirlo, allentate con un cacciavite le due vitine che stringono le fascette in metallo, togliete quindi il vecchio tubo e inserite le fascette all’estremità di quello nuovo. Spingetelo sui due ugelli della cucina a gas e dell’impianto, e stringete bene le viti. Controllate sempre che il tubo non si appoggi al retro del forno che, scaldandosi, potrebbe rovinare la gomma e quindi causare perdite pericolose.
L’impianto di riscaldamento
Sia per la caldaia a gas che per quella a gasolio è obbligatoria, per legge, la manutenzione annuale eseguita da un tecnico abilitato. Se abitate in un condominio, questa manutenzione generale sulla caldaia verrà eseguita a carico del condominio, se invece avete il riscaldamento autonomo, ovviamente, dovete preoccuparvene voi. Ricordate, in ogni caso, che il responsabile dell’appartamento deve accertare che sia stata rilasciata una dichiarazione di conformità dell’impianto che ne attesti la rispondenza alle norme di sicurezza. Inoltre, la caldaia deve avere un libretto di centrale o di impianto, una vera e propria carta d’identità dell’impianto che contiene, oltre ai dati del proprietario, dell’installatore e del responsabile della manutenzione, la descrizione dei principali componenti dell’impianto, delle operazioni di manutenzione, delle verifiche strumentali e dei controlli da parte degli enti locali. Questo libretto deve essere compilato inizialmente dall’installatore e poi conservato a cura della persona titolare dell’appartamento.
Qualora l’installazione dell’impianto non sia molto recente o siano state apportate modifiche alla potenza del generatore, alla presa d’aria o allo scarico, oppure ci siano nuovi apparecchi utilizzatori nell’ambiente (cucina a gas, stufe o altro), richiedete un esame specifico per valutare la rispondenza alle norme di sicurezza.
Controllo generale di caldaia e impianto
In occasione del controllo annuale effettuato dal tecnico abilitato, fate controllare lo stato dei condotti di aspirazione d’aria e dei condotti di scarico fumi, facendo effettuare la loro pulizia ed eliminando ostruzioni di qualsiasi genere. Fate controllare lo stato dei tubi che portano il combustibile.
Nel caso in cui ci sia il sospetto di fughe di gas fate controllare anche tutti i tubi che interessano il resto dell’abitazione. In autunno, se avete la caldaia a gasolio o a bombola, fate verificare la quantità residua di combustibile, per evitare di rimanere improvvisamente al freddo.
In autunno ricordatevi di riattivare, ove sia presente, il programmatore dell’orario di riscaldamento, il termostato dell’ambiente e, se la caldaia serve anche a produrre acqua calda, portate il commutatore estateinverno sull’inverno.
Radiatori
Verificate che nei radiatori non vi sia presenza di aria, spurgando le apposite valvole: mettete un panno sotto al calorifero, in modo da assorbire l’eventuale acqua, poi mettete un secchio o una ciotola sotto alla valvolina che si trova nella parte alta del calorifero.
Nei nuovi modelli sarà sufficiente svitare leggermente la valvolina, in quelli più vecchi vi occorreranno una chiave o un’apposita rondella: in ogni caso svitateli appena, sentirete subito uscire l’aria. Tenete aperto fino a quando non uscirà anche l’acqua, dopodiché richiudete subito.
Questa operazione deve essere effettuata tutte le volte in cui, per qualunque motivo, siano stati effettuati interventi all’impianto. In ogni caso, vi accorgerete subito della presenza di aria nei caloriferi, poiché non si riscalderanno in modo uniforme, ma ci saranno zone più fredde, soprattutto nella parte bassa.
In zone soggette a gelo fate aggiungere all’acqua dei radiatori l’apposito antigelo, specialmente se può capitarvi di lasciare l’impianto di riscaldamento inattivo anche solo per qualche giorno.
La verniciatura degli elementi radianti, vale a dire dei caloriferi, non dovrebbe mai superare i due, massimo tre strati, per evitare una eccessiva barriera al calore.
Se, una volta spento il riscaldamento, decidete di riverniciare i caloriferi, togliete prima gli strati precedenti di vernice con gli appositi prodotti, poi stendete una mano di minio, per impedire che arrugginiscano, quindi applicate la nuova mano di vernice per termosifoni.
Stufe
Anche le stufe necessitano di manutenzione.
A GAS O KEROSENE
Spolverate periodicamente le griglie con un pennello morbido. Controllate che i tubi e i raccordi siano sempre perfettamente efficienti.
Per sicurezza, non tenete mai stufe a gas o a kerosene in ambienti chiusi, dove non ci sia una presa d’aria aperta: le esalazioni di monossido di carbonio che vengono emesse da queste stufe, infatti, possono essere pericolosi.
ELETTRICHE E TERMOCONVETTORI
Dopo aver tolto la spina, spolverate periodicamente, con un pennello morbido, le griglie.
Verificate periodicamente il cordone e la spina e, se necessario, fateli sostituire.