Il tempo passa anche per le pendole, anche se sono loro a scandirlo. Dimenticate in soffitta, il loro splendore si offusca. Ma anche se sciupate, non sono ancora condannate.
Questa vecchia pendola. scoperta da un rigattiere, con altri mobili e altri oggetti in legno, deve essere sottoposta ad un serio restauro. Il suo legno, che conserva qualche traccia di cera, è pieno di macchie e ha effettivamente perduto tutto il suo splendore: il vetro del suo sportellino è crepato ed anche il suo meccanismo, forse, non funziona più. Ma, per quest’ultimo. è sicuramente meglio affidarlo alle mani esperte di uno specialista.
Il restauro della pendola e di altri mobili implica tecniche e prodotti diversi, a seconda dello stato del legno e della finitura a cui è stato sottoposto. Infatti, non è possibile trattare nello stesso modo un legno verniciato o un legno in cerato. Per prima cosa. però, occorre effettuare un trattamento specifico contro i parassiti. Naturalmente la vernice o la cera possono rappresentare una protezione efficace, ma solo fino a quando la loro azione riesce a durare nel tempo. Col tempo, infatti, le tarme ed i coleotteri ne fanno la loro dimora, le loro larve si nutrono del legno. sul quale sono state deposte le uova. Scavano vere e proprie gallerie di cui si vedono le uscite sulla superficie del legno. Applicate un prodotto adatto prima di cominciare il restauro: in commercio troverete prodotti che vi permetteranno di liberare il legno dalle larve e che allo stesso tempo forniranno una certa prevenzione nei confronti di qualsiasi nuova deposizione di uova. I prodotti per questo trattamento si stendono sulla superficie del legno con un pennello, ma possono essere applicati anche con iniezioni dirette (nelle piccole gallerie scavate dagli insetti).
Prima di applicare il prodotto che potrà ridare al mobile il suo splendore, dovrete eliminare tutti i vecchi strati di vernice o togliere qualsiasi traccia di cera. Le vernici tradizionali a tampone potrebbero essere sciolte semplicemente con alcool. Ma le vernici industriali formano solitamente una pellicola troppo resistente per essere tolta seguendo questa procedura. Bisogna allora utilizzare dei decapanti che attaccano direttamente la vernice: lasciate agire il prodotto, poi raschiatelo con un tampone di lana di ferro o con una spatola di legno, per non danneggiare la superficie del mobile.
I prodotti per la manutenzione e per il restauro sono numerosi. Cercate di non sceglierli a caso, ma esaminate con attenzione le condizioni del mobile ed il tipo di finitura che ha ricevuto. per poi decidere di conseguenza. Molto spesso sono proprio i prodotti tradizionali quelli che vi servono: potrete trovarli presso certi produttori specializzati, che offrono maggiori garanzie. Se avete un dubbio. fatevi consigliare direttamente dal negoziante.
Come pulire un mobile incerato
Questa bella pendola d’epoca non chiede altro che di ritornare nel posto che una volta era suo. Anche se il suo meccanismo è stato irreparabilmente danneggiato, è pur sempre un superbo oggetto decorativo.
Per pulire a fondo un mobile rustico potrete utilizzare la liscivia, diluita nell’acqua calda (200 g per ogni litro). Passate il composto sul mobile con l’aiuto di una spugna: il mobile deve essere in piano per fare in modo che il liquido non scivoli sulla superficie del legno.
Per le superfici verticali potete aggiungere della colla di farina, affinché il composto resti aderente al legno. Lasciate agire per qualche minuto, poi sciacquate con acqua corrente e lasciate asciugare. Indossate sempre guanti ed occhiali di protezione. Questo metodo è adatto unicamente per i mobili rustici, sicuramente è sconsigliabile per i mobili più delicati, come questa pendola, per la quale dovrete utilizzare un prodotto che toglie la cera, applicato con un pennello o con un panno, e strofinare poi delicatamente con un tampone di lana di ferro sottilissima (attenzione: non un tampone per lucidare!). Per finire, asciugate con un panno e soprattutto non sciacquate, perché l’acqua potrebbe far gonfiare il legno, danneggiando non solo il suo aspetto ma anche la sua struttura.
Il decapaggio avrà probabilmente messo a nudo delle macchie, fino a quel momento coperte dalla cera. Se la macchia non è scomparsa con la cera, di cui il legno è decisamente impregnato, utilizzate un prodotto schiarente (da utilizzarsi con il relativo neutralizzante) e passate la superficie con un tampone di lana per riuscire a ottenere un colore uniforme su tutta la superficie. A questo punto non vi resta che passare uno strato di cera in pasta, insistendo soprattutto sulle macchie. Le macchie chiare saranno facilmente mascherate con l’applicazione di una tintura o una cera colorata, un pochino più scura del mobile stesso; passatene uno strato sul mobile servendovi di un tampone di lana di ferro sottile per farla penetrare perfettamente nel legno.
Cerare
Una volta messo a nudo il legno, raschiato e smacchiato, sarà sufficiente passare della cera in pasta. Stendete uniformemente un primo strato di cera con l’aiuto di un pennello o di un panno: insistete per eliminare tutte le macchie. Lasciate asciugare per un’intera giornata affinché la cera penetri perfettamente nel legno. Stendete un secondo strato e strofinate senza aspettare che asciughi, cercando di riempire con la cera tutti i forellini o le fessure. Cercate di rendere uniforme questo secondo strato di cera ed applicatene eventualmente un terzo, che lascerete asciugare per qualche minuto. Per finire, strofinate con un panno di lana per far brillare la superficie. Lacera liquida servirà per la successiva manutenzione.