Questo piccolo mobile a muro presenta un’anta a vetro grazie alla quale sono visibili i vostri oggetti preziosi. Abbastanza leggero, anche quando conserverà gli oggetti. potrà essere sospeso ad una parete della sala, della camera o dell’ingresso. Questa vetrina può sembrare a prima vista abbastanza semplice da realizzare. Tuttavia sarà necessario prestare molta attenzione alla sua realizzazione. poiché costituisce, come gli oggetti che conserva, un elemento decorativo nel vostro locale. La scelta del materiale, la lavorazione dei lati della struttura del mobile, la cura apportata negli assemblaggi e nella realizzazione delle scanalature dell’anta a vetri ne fanno un mobile di qualità da esporre come gli oggetti che contiene.
Il mobile è realizzato in legno massello nelle sue parti essenziali. Solo la parte posteriore è in compensato di 5 mm, solo perché deve essere ricoperto di tessuto che costituisce il fondo sul quale far risaltare gli oggetti da collezione. I quattro lati sono assemblati ad ugnatura, una tecnica abbastanza difficile da realizzare, ma molto decorativa. Le quattro bacchette che formano il telaio dell’anta a vetri sono assemblate nello stesso modo. Altre bacchette riportate sul loro bordo interno formano una scanalatura che blocca il vetro. Il mobile è costituito da un insieme di tecniche raffinate che fanno di questa vetrina un pezzo dell’arredamento. La loro buona esecuzione si rifà all’utilizzazione di un materiale specifico e alla capacità di seguire le tecniche che vi saranno illustrate nelle pagine seguenti. Notate infine che le dimensioni indicate possono essere modificate a seconda delle esigenze (collocazione della vetrina e tipo di oggetti che deve contenere).
Utensili
Sega circolare
Seghetto alternativo
Pialla
Squadra
Riga
Matita
Truschino
Martello
Scalpello per legno
Cutter
Sega a dorso
Cassetta per ugnatura
Punzone
STRUTTURA
La vetrina che vi presentiamo è alta 1100 mm, è larga 800 mm ed è profonda 200 mm. Queste dimensioni permettono di incorporare diversi ripiani. Questi ultimi, posati su mensoline, potranno essere regolati in altezza in funzione del volume degli oggetti. Le tavole utilizzate per i lati A e B del telaio sono larghe 200 mm: sono assemblate ad ugnatura con colla e chiodi. Il fondo in compensato di 5 mm. poco spesso ma inchiodato contro i bordi posteriori dei lati, rinforza e fissa gli assemblaggi. I due montanti sono infine forati ad intervalli regolari per permettere la posa delle mensoline. La cornice che funge da telaio dell’anta a vetri è realizzata con listelli di abete di 28×40 mm di sezione. Anch’essa assemblata ad ugnatura, presenta delle bacchette di 10×10 mm di sezione, inserite in una scanalatura.
I ripiani sono meno larghi dei lati del telaio per non impedire la chiusura dell’anta. Notate, sullo schema riportato in seguito, che è possibile inclinarli.
ELENCO DEI PEZZI
Alcune tavole in legno, dei listelli e delle bacchette saranno sufficienti alla realizzazione di questa piccola vetrina. Utilizzate preferibilmente delle tavole di 25 mm di spessore. che troverete senza difficoltà presso la maggior parte dei rivenditori. Potrete anche procurarvi delle tavole di pino massello listellare, come nel nostro caso. Si tratta di un materiale duraturo e resistente, il cui aspetto si presta particolarmente a questo tipo di realizzazione. Si lavora nello stesso modo del legno: potete infatti segarlo, piallarlo ed incollarlo con della colla a presa rapida, inchiodarlo con chiodini a testa tonda, finirlo con una vernice o uno smalto.
Avrete anche bisogno di un pannello di compensato che rivestirete di tessuto odi feltro, incollato e rifilato con il cutter. È inchiodato contro i bordi posteriori dei lati, dopo averli assemblati.
Fate tagliare questo pannello di compensato e la lastra di vetro necessaria dal rivenditore. Ma dovrete procedere voi stessi, con una sega circolare o con un seghetto alternativo a piano inclinabile, per i tagli a bisello delle tavole che formano i lati A e B. Per quanto riguarda il taglio dei listelli e delle bacchette, è indispensabile prevedere l’utilizzo della cassetta ad ugnatura e della sega a dorso.
TAGLI
Una tracciatura precisa (con la squadra e il truschino) deve precedere la smussatura dei lati. Solo successivamente potrete effettuare il taglio con una sega circolare o un seghetto alternativo. a condizione che il loro piano possa essere inclinato a 45 gradi. Questo lavoro non può essere effettuato se non con uno o l’altro utensile.
Una volta che avete modellato i lati, determinate, sulle loro facce interne, i punti in cui porre le mensoline. Tracciate due linee verticali e parallele, poi segnate, con una squadra, i punti in cui praticare i fori.
MONTAGGIO
Effettuate un primo assemblaggio a secco ponendo i lati gli uni contro gli altri e rettificate se necessario i tagli con la pialla, la raspa o la carta vetrata: dovete ottenere una squadratura perfetta. L’assemblaggio definitivo si effettua con colla e chiodini a testa tonda, che accecherete nel legno. Cominciate, inserendo i chiodi a metà, poi incollate le facce con la colla a contatto. Montate la cornice e fissatela in questa posizione con uno strettoio a cinghia. Finite allora di inserire i chiodi. Mantenente uno strettoio in posizione durante il tempo di essiccamento della colla. Montate il pannello posteriore con i chiodi, prima o dopo aver rivestito la faccia interna del tessuto o del feltro. Finirà di conferire stabilità al telaio.
Spinatura
È anche possibile assemblare i lati del telaio con delle spine, ma è un vero lavoro di perfezione, che evidenzierà la vostra abilità. Dovrete praticare dei fori nei due lati nello stesso tempo per potervi introdurre le spine. La cosa migliore, in questo caso, sarebbe mantenere i due pezzi adiacenti con una morsa angolare per forarli insieme.
TELAIO
I listelli che formano il telaio dell’anta a vetri sono assemblati ad ugnatura con incastro. Dovete dunque cominciare tagliando le loro estremitaà a 45 gradi (una cassetta per ugnatura è indispensabile), poi realizzare gli incastri in queste ultime secondo lo schema sopra riportato. Questi incastri a metà legno, eseguiti sulle facce interne dei listelli, conferiscono agli assemblaggi una grande solidità, poiché quest’ultimi sono successivamente incollati ed inchiodati.
Utilizzate un truschino per riportare la profondità degli incastri, poi realizzateli con una sega a dorso e uno scalpello. Effettuate un montaggio a secco per verificare la squadratura del telaio e che le superfici siano piane. Spesso è necessario rettificare con una raspa e della carta vetrata.
Si tratta in questo caso di una tecnica di assemblaggio estremamente discreta, invisibile dall’esterno. Appaiono solo i giunti ad ugnatura, che devono essere impeccabili.
CHIUSURA
FINITURE
Una volta realizzati il telaio e la struttura. dovete procedere alle seguenti operazioni:
-Avvitare le cerniere sul telaio e determinare i punti di riferimento in cui il lato del telaio (destro o sinistro, a seconda del senso di apertura dell’anta) deve presentare un incastro per il fissaggio dell’altra aletta della cerniera
-Montare una prima serie di bacchette, di 10×10 mm mediante chiodi, contro i lati del telaio dell’anta e posare il vetro, che fisserete in seguito utilizzando una seconda serie di bacchette, anch’esse inchiodate
-Realizzare un incastro e finire di fissare le cerniere
-Posare lo scrocchetto magnetico da una parte sulla struttura del mobile e dall’altra sul telaio dell’anta
-Realizzare un incastro nel montante del telaio opposto a quello delle cerniere in modo da formare uno spazio in cui potrà passare la mano: un’idea che vi dispenserà dal posare una maniglia.
Dovete anche inserire a pressione i codoli delle mensoline. A questo punto il mobile può essere sospeso grazie a delle staffe avvitate sul retro e delle viti ad anello inserite nel muro mediante tasselli ad espansione.