Quattromilacinquecento anni or sono, i Sumeri fabbricavano un sapone morbido a base di olio, argilla e cenere. Tremila anni fa, in Siria, il sapone era prodotto con cenere d’alloro e olio d’oliva. Era noto per le sue proprietà disinfettanti. Il sapone è un tensioattivo. Le sue molecole hanno la capacità di agganciare i grassi e l’acqua. Lo strato protettivo della cute è composto da grasso, sul quale si attacca lo sporco. Le molecole del sapone sciolgono in acqua questi grassi e lo sporco che trasportano. Ecco perché è importante ricostituire il film idrolipidico della pelle dopo la doccia. L’uso di un sapone liporestitutivo permette di limitare la disidratazione della pelle. Il sapone naturale è un detergente completamente biodegradabile. Il pericolo deriva dai saponi industriali, che contengono un’enorme quantità di additivi inquinanti come agenti anticalcare (EDTA), conservanti, coloranti, profumazioni chimiche, agenti schiumogeni ecc. La reazione di saponificazione, detta anche “idrolisi di esteri”, avviene in seguito all’unione, a una certa temperatura, di un corpo grasso e un alcali. Ne risultano sapone e glicerina. L’alcali utilizzato è l’idrossido di sodio (NaOH), chiamato anche soda caustica. Il corpo grasso può essere dato da grassi animali o vegetali. I grassi vegetali sono più delicati sulla pelle e non occludono i pori.
Precauzioni
L’idrossido di sodio è un prodotto estremamente corrosivo, che può provocare gravi ustioni e
persino cecità se entra negli occhi. Inoltre, i suoi vapori sono molto nocivi. Come misura di
sicurezza è essenziale rispettare le seguenti precauzioni allorché ci si accinge a preparare il sapone.
-Indossate sempre occhialini protettivi, indumenti coprenti, guanti e una maschera.
-Versate sempre la soda nell’acqua e non viceversa, perché questo produrrebbe una reazione chimica vulcanica.
-Versate sempre la soluzione di soda nell’olio e non viceversa, perché questo produrrebbe grumi assai corrosivi nel sapone.
-Controllate che per terra, nella zona dove lavorate, non vi siano ostacoli o oggetti nei quali inciampare e spostatevi sempre con molta prudenza quando trasportate la soluzione di soda.
-Non lasciate mai la soluzione di soda incustodita e priva di etichette. Questa soluzione può essere facilmente confusa con l’acqua e provocare incidenti gravissimi.
-Manipolando i cristalli di soda siate prudenti, perché anche questi possono ustionare a contatto con la pelle, reagendo con la sua umidità naturale.
-Lavorate in un luogo aerato, ossia all’aperto oppure in un locale dotato di finestra che permetta una buona aerazione.
-Prima di cominciare, verificate che tutto il materiale necessario sia a portata di mano.
-Lavorate da soli. Se possedete animali domestici, isolateli in un’altra stanza per non rischiare un incidente.
-Non fate due cose alla volta: quando preparate il sapone, non rispondete al telefono, spegnete la televisione e non portate avanti simultaneamente una discussione con un amico o un’amica.
-Tenete sempre a portata di mano una bacinella d’acqua per risciacquarvi in caso di schizzi e un catino d’acqua e aceto per neutralizzare la soda sugli utensili.
Attrezzature e Materiali
Il materiale minimo indispensabile per la preparazione del sapone è il seguente:
-Due termometri da cucina non metallici che arrivino fino a 100 gradi
-Una capiente terrina o una bacinella di ceramica, di vetro o di plastica resistente per preparare la pasta del sapone
-Un recipiente di vetro resistente al calore (100°C) per preparare la soda; potete usare un barattolo da conserva perforandone il coperchio
-Un vasetto di vetro per pesare la soda
-Due spatole di silicone o gomma
-Una bilancia (precisione al grammo)
-Uno o più stampi di silicone o di legno, che possono essere sostituiti con lattine di alimenti, confezioni cilindriche di patatine ecc.
-Un grosso coltello senza seghettatura, per tagliare il sapone
-Un frullatore a immersione con gambo di plastica
-Pellicola di cellophane
-Carta da giornale
-Un paio di guanti di gomma come quelli per le pulizie
-Un paio di occhiali protettivi
-Una maschera di protezione o un foulard
Come Produrre il Sapone
Il metodo qui proposto è quello tradizionale a freddo, in inglese denominato cold process.
Radunate tutto il materiale, la bilancia, i recipienti, le spatole, i termometri, il frullatore, lo stampo e gli ingredienti. Ricoprite il piano da lavoro con vari strati di carta da giornale. Preparate una bacinella d’acqua e un’altra con acqua e aceto. Pesate e misurate gli additivi e gli oli essenziali.
Preparate lo stampo, ungendolo leggermente se si tratta di silicone oppure ricoprendolo con carta da forno. Questo perché non avrete il tempo di farlo più tardi. Preparate le coperte e la scatola che conterrà lo stampo del sapone.
Prendete un grande recipiente, quello nel quale preparerete la pasta del sapone. Pesatevi le materie grasse solide (cocco, karité ecc.) con l’aiuto di una delle due spatole. Collocate il recipiente su fuoco dolce, a bagnomaria.
Indossate i guanti, gli occhiali e la maschera di protezione. Pesate l’idrossido di sodio in un piccolo recipiente e mettetelo da parte, lontano dal piano da lavoro.
Nel rimanente recipiente di vetro resistente al calore, pesate l’acqua distillata. Se vi trovate all’interno, aprite la finestra. Togliete dalla bilancia e, sulla superficie perfettamente stabile del piano da lavoro, versate delicatamente e con estrema cautela la soda nell’acqua, mescolando bene con la seconda spatola fino a quando la soda non si è sciolta. La soluzione arriverà rapidamente a una temperatura di quasi 96°C, sprigionando vapori tossici. È a questo punto che occorre badare di non respirare sopra il recipiente e di trovarsi in una zona ben
aerata. Inserite un termometro nel liquido e collocate il recipiente in un catino d’acqua fredda.
Mescolate i grassi fino alla loro liquefazione, dopodiché toglieteli dal bagnomaria e aggiungete gli altri oli per la saponificazione. Inserite il secondo termometro negli oli.
Controllate le due temperature fino a quando non raggiungono i 27°C ciascuna. Se necessario, ripetete il bagnomaria. La soda può eventualmente arrivare a due gradi meno degli oli.
Versate lentamente la soluzione di soda negli oli (non viceversa!) a filo sottile e continuo, sempre mescolando energicamente. Quando tutta la soda è stata incorporata, continuate a mescolare energicamente con la spatola, quindi usate il frullatore a immersione fino a quando il sapone non è “al nastro”. Con “nastro” si definisce il momento in cui una goccia di liquido che ricade sulla superficie vi lascia sopra una leggera traccia prima di essere assorbita.
Incorporate ora gli eventuali ingredienti che vanno aggiunti al nastro, per esempio oli essenziali e grassi preziosi. Mescolate bene con la spatola fino a ottenere un composto del tutto omogeneo. Per evitare i grumi, è opportuno sciogliere in precedenza le argille e le polveri d’erbe in un po’ di pasta del sapone prima di incorporarle al resto della pasta. Il miele va sciolto in anticipo a bagnomaria.
Versate la pasta del sapone nello stampo, quindi ricopritene la superficie con della pellicola di cellophane, in modo che sulla superficie non vi sia più aria. Mettete lo stampo in una scatola, in un luogo fresco o nel forno spento. Copritelo con una salvietta da bagno o con una coperta, chiudete la scatola e mettetevi sopra un’altra coperta ripiegata. Lasciate riposare per ventiquattro ore senza aprire né spostare il contenitore.
Sempre indossando i guanti protettivi, utilizzate la carta da giornale che ricopre il piano da lavoro per pulire uno a uno tutti gli utensili, rimuovendo la pasta di sapone in eccesso che rischierebbe di ostruire gli scarichi. Mettete gli utensili nel catino d’acqua e aceto, quindi lavateli con un prodotto per i piatti.
Ventiquattro ore dopo, coprite il piano da lavoro con carta da giornale e un foglio di carta da forno.
Indossate i guanti protettivi, perché in questa fase il sapone è sempre molto corrosivo! Sformate delicatamente il panetto. Con un grosso coltello a lama liscia e se occorre aiutandovi con un righello, tagliate il panetto di sapone nella forma desiderata.
Raschiate o tagliate con delicatezza il sottile strato biancastro che può essersi prodotto sulla superficie del sapone. Si tratta di un deposito di soda che è corrosivo e che si forma spesso.
Allineate le forme di sapone su una superficie protetta con carta non stampata (carta da forno, carta kraft ecc.), lasciando all’incirca due centimetri tra ciascuna forma, in modo da far circolare l’aria.
Riponete in un luogo temperato, aerato e al riparo dal sole per quattro settimane. Resistete alla tentazione di usare il vostro sapone prima di questo periodo. Il processo di saponificazione infatti prosegue e, se il sapone viene usato prima del termine, è troppo aggressivo per la pelle, poiché il pH è eccessivamente alto. Dopo quattro settimane potete utilizzare il vostro sapone.
Confezionate i saponi evitando la plastica, che non permette loro di traspirare. È possibile realizzare confezioni molto graziose con vari tipi di carta o di tessuto. Date libero sfogo alla vostra fantasia!
Conservate i vostri saponi preferibilmente in un luogo fresco, asciutto e in ombra. Un posto ideale è l’armadio dei vestiti.
Ricette
Tutte le ricette seguenti servono a ottenere saponi di qualità liporestitutivi dal 5 al 10%.
Sapone da bucato
Per 10 panetti da circa 100 g:
– 400 g olio d’oliva
– 300 g olio di cocco
– 100 g olio di girasole
– 116 g soda
– 325 g acqua distillata
Sapone per il corpo argilla e legno di rosa
Per 10 panetti da circa 100 g:
– 500 g olio d’oliva
– 200 g olio di cocco
– 100 g olio di sesamo
– 108 g soda
– 300 g acqua distillata
Al nastro:
– 32 g olio di mandorle dolci
– 1 cucchiaio argilla rossa
– 10 ml (200 gocce) olio essenziale di legno di rosa oppure un olio essenziale a scelta.
Sapone per il corpo extradolce miele e lavanda
Per 10 panetti da circa 100 g:
– 250 g olio d’oliva
– 200 g olio di avocado
– 200 g olio di cocco
– 150 g burro di karité
– 105 g soda
– 295 g acqua distillata
Al nastro:
– 2 cucchiai miele
– 10 ml (200 gocce) olio essenziale di lavanda officinale oppure un olio essenziale a scelta.
Sapone esfoliante per il corpo avena e pompelmo
Per 10 panetti da circa 100 g:
– 500 g olio d’oliva
– 200 g olio di cocco
– 100 g olio di sesamo
– 107 g soda
– 300 g acqua distillata
Al nastro
– 3 cucchiai avena macinata
– 10 ml (200 gocce) olio essenziale di pompelmo oppure un olio essenziale a scelta.
Sapone per il corpo all’olio di mandorle dolci
Per 10 panetti da circa 100 g:
– 450 g olio d’oliva
– 250 g olio di cocco
– 100 g olio di mandorle dolci
– 111 g soda
– 310 g acqua distillata
Al nastro:
– 2 cucchiai prezzemolo essiccato (per un effetto screziato)
– 5 ml (100 gocce) olio essenziale di zenzero
– 5 ml (100 gocce) olio essenziale di lemongrass oppure un olio essenziale a scelta.